Salve
a tutti, oggi vi presento l’autore Daniel di Benedetto. Lascio subito a lui la
parola nell’intervista che segue.
Ciao Daniel, com’è nata la tua passione per la
scrittura? Ricordi e aneddoti particolari legati ad essa?
Ciao
a tutti! La passione per la scrittura è nata e cresciuta di pari passo con
quella per la lettura. Con l'adolescenza, il bisogno quasi fisico di scrivere
le mie emozioni, i miei pensieri e tutto quello che poteva assomigliare a uno
sfogo propedeutico a farmi sentire bene con me stesso è cresciuto fino a
diventare quasi fame d'aria.
Ho
iniziato giocando con la metrica, come se inventassi testi di canzoni, per poi
lasciare spazio libero a qualcosa che poteva somigliare (da lontano) a poesia.
A poco a poco, dopo quaderni zeppi di pensieri e parole, sono passato dalla
poesia alla prosa, con racconti brevissimi pubblicati su un blog personale che
aggiornavo quasi ogni giorno (formalmente quel blog è ancora attivo, ma non
scrivo da anni oramai).
Da
lì, affinando la tecnica e conoscendo persone meravigliose come Francesca Pace
e Valerio La Martire, ho compreso che forse qualcosa da dire potevo averla
anche io (bello o brutto non sta a me dirlo, però qualcosa c'è).Un
aneddoto particolare? Mi piace ricordare come alcune delle persone che mi leggevano
essenzialmente sul blog, ora siano miei lettori assidui delle storie che metto
su carta, dandomi consigli (e anche stroncandomi, se qualcosa non incontra il
loro gusto). La vedo un po' come un trait d'union con quello che scrivevo
prima.
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Di cosa parla il tuo libro?
IL
SENSO DELLA COLPA, l'ultimo nato tra le mie creature, è un libro di narrativa
che parte però con un attacco spiccatamente noir. Il ritrovamento di un
cadavere in una stanza d'albergo. A ritrovare il corpo nudo e senza vita di
Anna è un maresciallo dei Carabinieri, Giuseppe Occhipinti, che fino a qualche
mese prima era un po' il mentore della ragazza. Un migliore amico, un padre o
un fratello maggiore, quei rapporti borderline che non hanno confini ben
definiti. Giuseppe ha visto crescere Anna in molti modi, proteggendola da tante
cose e lei, nonostante tutto, negli ultimi tempi si era allontanata.
Da
qui però il libro si dipana in un doppio canale, a binari paralleli. Il lato
narrativo e introspettivo prende senza dubbio il sopravvento, raccontando lo
struggimento da parte del maresciallo, che si chiede se forse non sia un
proprio fallimento il non essere riuscito a proteggere fino in fondo la sua
protetta. Mentre dall'altro lato, si cerca di rivivere gli ultimi istanti della
vita della ragazza, secondo il punto di vista di diversi personaggi che
capitolo dopo capitolo si alternano a raccontare i fatti, ricostruendo la
vicenda come tessere di un puzzle dai mille incastri.
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Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua
stessa passione?
Suggerisco
di leggere tanto, tantissimo. Non necessariamente testi classici o mostri sacri
del genere a voi più congeniale. È bene saper variare, ma è più importante
riuscire a creare un intreccio degno di questo nome, rendendo credibili i
personaggi e non tratteggiandoli esagerando con i cliché, per non farli
diventare macchietta. E poi provare, provare e ancora provare. I “No”
fortificano, abbattono il morale in un primo momento e forse vi faranno
accarezzare l'idea di non aver nulla da dire, di mollare tutto. Perseverate e
ascoltate anche (anzi soprattutto!) i consigli e le critiche, da quelle più
costruttive finanche alle cattiverie gratuite. Da tutti c'è da imparare. Lo
sbaglio più grande e ahimé più comune che si fa è quello di sentirsi i migliori
dell'universo. Quando poi basta un semplice editor che vi “smonta” uno scritto
(badate bene, un editor serio vi proporrà solo suggerimenti per migliorare il
vostro testo, senza cambiare di propria sponte il senso di quanto avete
scritto) per farvi andare su tutte le furie, come fosse lesa maestà. Credetemi,
non è proprio così che funziona. Bisogna saper collaborare, avere l'umiltà e la
consapevolezza che tutto è sempre migliorabile. Quando poi troverete la vostra
strada, tutto sarà più semplice.
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Presentazioni, eventi e progetti futuri.
L'estate
passerà tranquilla. A giorni arriverà la ristampa di IL SENSO DELLA COLPA, che
sarà disponibile sul sito della casa editrice, oltre agli store digitali e (su
ordinazione) in tutte le librerie italiane.
A
luglio, ma la data è ancora da confermare, sarò alla Biblioteca di Cumiana
(TO), insieme con un altro autore della zona, a presentare i nostri libri. A
settembre invece mi troverete alla fiera del libro di Firenze, per poi andare
all'autunno con altri appuntamenti come il Romics o la fiera Più Libri Più
Liberi a Roma. Tutti sotto l'egida della Dark Zone!
Dove possono seguirti i lettori? Scatena tutti i
tuoi social.
Sono su Facebook, sia con
il profilo personale che con quello autore (I libri di Daniel).Mi trovate anche su
Twitter, come @DanielHalfangel.Poi su Instagram, anche
qui in doppia versione: halfangel81 è il profilo personale, mentre quello
autore, collegato alla pagina Facebook, ha lo stesso nome della pagina (i libri di Daniel).
Grazie dell'attenzione,
vi aspetto... e non dimenticate, nel bene e nel male, nel caso in cui decidiate
di leggere le mie storie, di lasciarmi un commento, un pensiero, un feedback.
Per noi autori emergenti, le vostre impressioni sono importantissime!
Sorridete, sempre.Daniel
Ringrazio Daniel per averci concesso un po' del suo tempo e vi rimando al prossimo articolo.
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