martedì 31 ottobre 2017

Video sul bullismo. Crisalide di Mariano Ciarletta



Debolezza, prepotenza sono solo maschere che si indossano e si scambiano vicendevolmente nell'incoscienza umana, nel fragile istinto di voler dominare sull'altro.
Vi invito a guardare questo video che tratta la tematica del bullismo, con le parole della splendida poesia Crisalide di Mariano Ciarletta, che esprime un percorso di crescita, una presa di coscienza del valore che ha ogni persona per uscire dal proprio bozzolo. Ringrazio Mariano per aver donato a tutti queste splendide emozioni. Fate girare. Buona visione.






Comunicato stampa della presentazione multipla targata LFA Publisher del mese di novembre



Sarà la prima presentazione multipla accompagnata dall'arrivo dell'inverno quella che si terrà giovedì 23 novembre al teatro Troisi di Afragola. Ancora una volta la LFA rinnova quest'appuntamento con altri quattro autori: Gennaro Maria Guaccio, Danjel Maraniello, Francesco Ambrosio e Giuseppe Senese. Ma durante la serata ci saranno due novità interessanti. La prima vedrà in conduzione la giornalista Enza Angela Massaro, la seconda la messa in scena del mito di Orfeo ed Euridice, tratto dal libro di Vincenzo Tagliaferri "Chi ha ucciso Euridice". Alla chitarra ci sarà lo stesso autore ad accompagnare la voce narrante di Armida De Rosa e quella della vocalist Chiara Addati, con la nuova aggiunta del tastierista Perry Pietro Olivero. Si prospetta un'altra serata interessante, con altri autori e libri tutti da conoscere. Accorrete numerosi.

lunedì 30 ottobre 2017

Intervista al poeta salernitano Mariano Ciarletta




Oggi vi parlo di Mariano Ciarletta, giovane poeta salernitano che fa della sua scrittura un’arte con cui trasmette emozioni a chi lo legge. Conosciamolo meglio in questa breve intervista.



Ciao Mariano, parlaci di te e della tua passione per la scrittura?Ciao Francesco, la mia passione per la scrittura è nata circa cinque anni fa. Ho iniziato scrivendo il mio primo romanzo “Rami nel buio” a cui, successivamente, ne ho pubblicati altri due. Poi c’è stato l’incontro con la poesia che mi ha donato numerose gioie e, ancora oggi, è per me motivo di completezza.


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Quali emozioni provi quando scrivi?

La scrittura è per me un “farmaco” guarisce le ferite dell’anima, le anestetizza e allo stesso tempo le rinnova. La scrittura ha per me un valore unico e solo con lei riesco davvero ad esternare la mia interiorità.


Che riscontro ha la poesia nella realtà di oggi?

Oggi, sempre più spesso i lettori, specialmente i giovani, preferiscono una poesia informatizzata: video, blog, siti, sono degli ottimi strumenti per far conoscere i nuovi poeti contemporanei. Personalmente preferisco il buon vecchio libro cartaceo e non lo sostituirei mai con un kindle. La poesia oggi come oggi non è tanto richiesta come una volta, si preferiscono i romanzi rosa, i gialli e quelli fantasy o di avventura, ma è anche vero che ci sono persone, come il sottoscritto, che credono nel valore unico dei versi.


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Progetti futuri, eventi, presentazioni.

In cantiere diverse presentazioni e sono in attesa di diversi comunicati riguardo i premi letterari a cui ho inviato le mie raccolte, spero vivamente siano andate bene, non tanto per il gusto della vittoria ma perché, ogni premio letterario a cui partecipo è un motivo di crescita interiore e per la mia scrittura.


Dove possono seguirti i lettori?

Sulla mia pagina ufficiale: Mariano Ciarletta, sul mio blog e sul mio canale Youtube. 


Ringrazio Mariano per la sua disponibilità e vi lascio sotto un video in cui declama una sua poesia. Buona visione e a presto.



Fantasy di spicco a Salerno. Intervista all'autore Francesco Leo




Salve a tutti, oggi vi presento Francesco Leo, autore salernitano di fantasy. 


Ciao Francesco, parlaci di te e della tua passione per la scrittura. Di cosa parla la tua trilogia?

Ciao, Francesco. Innanzitutto, grazie per lo spazio. La passione per la scrittura inizia quando avevo appena sei anni. Spesso mi chiudevo in camera e scrivevo, era uno sfogo e un modo per comunicare agli altri un po' del mio essere. Crescendo tutto ciò si è evoluto in qualcosa di più grande e profondo, tanto da arrivare a pubblicare la trilogia de “Il Ciclo della Rinascita”. Il terzo volume è in uscita per fine anno, e per me è molto fondamentale in quanto sancisce la fine di un viaggio durato cinque anni. Tengo molto a questa storia, che nella sua complessità vede circa mille pagine. È una storia che racconta la vita, di quanto valgono le emozioni come l'amore e l'amicizia, e di quanto spesso sia necessario compiere dei sacrifici per sconfiggere le proprie paure e raggiungere i propri obiettivi.




Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?

Consiglio di leggere molto e fare pratica, di non demordere anche quando ci saranno degli ostacoli lungo la via e comprendere quanto sia significativo riuscire a superarli. Lottate per ciò che volete, sempre. E se scrivere è ciò che volete, fatelo. Non importa quante difficoltà incontrerete o a cosa dobbiate rinunciare. Importa solo fare ciò che vi rende appagati, liberi di poter essere felici. 


Progetti futuri, eventi, presentazioni.

L'editing del terzo romanzo è concluso da poco, e ora sto lavorando a quello di un quarto libro, al momento pensato come autoconclusivo. Non appena sarò libero continuerò la stesura del nuovo romanzo – quinto della produzione – di cui sono a quota cento pagine, pensato anche questo come autoconclusivo e a cavallo tra fantasia e fantascienza, a differenza degli scritti precedenti. Nel frattempo, continuano le pianificazioni di eventi live, radio e televisivi, forte anche del sostegno degli Age of Chronicles – Music Production, i quali hanno prodotto un original soundtrack album ispirate a “Viktor”, primo volume della mia trilogia. (Viktor-Original Sound) Se a tutto questo si pensi anche agli imminenti inizi dei lavori di traduzione al primo romanzo de “Il Ciclo della Rinascita”, capirai bene che il tempo sembra non bastare mai!


Dove possono seguirti i lettori?
I lettori possono seguirmi alla pagina Facebook: Francesco Leo – Autore; su Instagram come f.leo_autore e alla mail leofrancescoautore@gmail.com.
Recentemente ho anche aperto un blog che tratta d'intrattenimento in genere e che ospita diverse iniziative e un canale Youtube, dal nome NerdOutside. Vi aspetto anche lì.
Intanto, faccio un abbraccio a tutti.

Grazie per lo spazio, spero di tornare presto!
Recentemente ho anche aperto un blog che tratta d'intrattenimento in genere e che ospita diverse iniziative e un canale Youtube, dal nome NerdOutside. Vi aspetto anche lì. Intanto, faccio un abbraccio a tutti.
Grazie per lo spazio, spero di tornare presto!


Ringrazio Francesco per avermi concesso un po' del suo tempo e vi rimando al prossimo articolo.



Sotto i link dei booktrailer della sua saga fantasy.


Viktor

Nithràl


Ethèrnal


mercoledì 25 ottobre 2017

Il cenacolo oscuro



Tutti divoravano veracemente le portate sulla tavola, ridevano senza soste e rompevano per gioco le bottiglie facendo un gran baccano.

Improvvisamente l’aria tacque per la paura degli astanti che vociferavano tra loro. I passi pesanti spezzarono le voci in un silenzio tombale.

«Malaffhar, ti conosciamo da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme. Per anni ti abbiamo servito nel Tulismano, ma siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo»

Nessuna risposta.

«Lui mi ha parlato, l’Erede, presto sarà pronto»

«Cosa vuol dire? Che vai blaterando?»

«Bisogna bussare alle riunioni di condominio?» chiese qualcuno che era appena entrato.

«Benvenuto Lord, la vostra presenza mi onora» disse Malaffhar con voce incerta.

«Tu, resterai qui con l’Erede e ucciderai chiunque provi ad intralciarti, compresi questi… tirapiedi. Gli eserciti stanno scendendo, il Tempo è incerto» disse il nuovo arrivato.

«A quanto pare la festa è già cominciata e avete pensato bene di non invitarmi» Una voce melliflua attirò l'attenzione di tutti i presenti e una sagoma trasparente volteggiò in mezzo al folto gruppo.

«L’Erede, quale sarà il suo compito?» chiese Malaffahar mentre il fantasma prese forma al suo fianco facendolo quasi rabbrividire. Difatti, non udì alcuna voce o rumore, tutti si erano impietriti sul posto come statue, immobilizzati dall’assenza di tempo. Quell’essere lo aveva fatto. Aveva davvero fermato il tempo.

«Seminare il terrore dovunque vada, gli insegnamenti saranno fondamentali affinché diventi un Suo servitore» puntualizzò uno dei due nuovi arrivati. «Misterioso Viandante, che notizie mi porti?»

«Quello sciocco di un pirata sta giungendo nella trappola, i guardiani dell’Efterion stanno perdendo se stessi. Direi che ora è il momento giusto!» rispose il fantasma.

«Il suo regno sta nascendo e non ci sarà più tempo per giocare a nascondino. Lui ci ha convocati, è sicuro di ciò che pensa e dice»

«E loro, resteranno così ancora per molto?» Malaffhar indicò i suoi servitori.

«Loro non dovranno sapere ma solo continuare a servirti. Solo dopo giungerà il terrore dell’Erede»

Il Misterioso Viandante schioccando le dita liberò gli altri presenti dal suo incantesimo ridendo a squarciagola. Nessuno di loro riuscì a comprendere i suoi strani modi di fare, compreso Malaffhar. La luce fievole delle candele tacque lasciando spazio ad un inquietante buio con Malaffhar che non vide più nulla. Quei due si erano come smaterializzati nel nulla, mentre i suoi servitori sembravano tutti intontiti e spaesati. Non ricordavano nulla di quanto era appena accaduto.

Questa non è una storia, né parte di un romanzo, ma è una scena fuori da ogni contesto in cui si decidono le sorti future dell'Universo Efterion da me creato, che ricordo comprende più di una saga.

Ricordo, inoltre, che Malaffhar e il Misterioso Viandante sono due personaggi che troverete nella storia 16 "La notte perpetua di Trazen" della raccolta di storie "I guardiani dell'Efterion, le leggende dello spazio". Sotto il link.



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Articolo



 

Intervista all'autore beneventano Gianmario Mattei


Oggi ho il piacere di presentarvi un autore di origine beneventana. Conosciamo Gianmario Mattei attraverso questa intervista.


Ciao Gianmario, parlaci di te e della tua passione per la scrittura. Di cosa parla il tuo libro?

Innanzi tutto, infinitamente grazie per l’opportunità che mi state dando con questa intervista e per la vostra disponibilità.
In principio il mio rapporto con la scrittura non era nato con l’obbiettivo di comporre un testo utile alla pubblicazione, bensì solo a mettere in fila due righe di senso compiuto che mi consentissero di liberarmi dai pensieri opprimenti sovvenuti dopo un periodo complicato e non proprio chiarissimo della mia vita. Poco a poco, scrivere è diventata una vera e propria abitudine quotidiana: prima due frasi, poi tre, poi quattro, poi un paragrafo e così via… fino a quando mi sono reso conto che quei miei pensieri potevano essere condivisi da tantissime altre persone, coetanei o meno che fossero. Iniziai a pensare ad una maschera, un personaggio letterario portatore della voce delle mie inquietudini interiori.
Così nacque James, solo e semplicemente James.
Poi una sera, mentre ritornavo a casa dopo una cena con cari amici, il tragitto dell’autobus notturno, l’alcol, i giochi di luce accennati e evanescenti di Roma sommersa nelle tenebre, hanno infiammato definitivamente la miccia: perché non fare di James il personaggio di una saga di libri? Andata!
E il genere?
Fantasy, mischiato al thriller e all’horror… quindi un dark fantasy.
Dopo quella chiacchierata con me stesso prese definitivamente forma James, a cui ho dato un secondo nome, Robert, e un cognome, Every. Poi una sorella, Valentina, una famiglia… insomma, nell’arco di una settimana elaborai concettualmente parte della loro storia familiare e il mondo in cui avrebbero mosso i loro passi: il nostro mondo contemporaneo naturalmente, utilizzando il paradosso di una realtà celata all’interno della realtà in cui tutti noi viviamo le nostre vite.
Esattamente un mese dopo mi ritrovai con un groviglio di file da cui prese forma la prima parte di James Every – La caduta di Saalbard.


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Ero però indeciso se pubblicarlo o meno, perché il giudizio degli altri mi preoccupava (e mi preoccupa ancora) non poco, ma alla fine cedetti all’irresistibile tentazione di mettermi in gioco spinto anche dalla possibilità di aprirmi un nuovo percorso professionale. Così, tacendo la cosa praticamente a tutti, amici e familiari inclusi, partecipai e vinsi un concorso indetto da una famosa piattaforma digitale. Tutto questo avvenne nel 2012.
Dopo aver pagato lo scotto dell’inesperienza, nonostante avessi venduto un buon numero di copie (all’incirca 1000 cartacei e 150 ebook) decisi di riprendere il testo e riscriverlo seguendo le direttive e i consigli di alcuni miei amici accaniti lettori del genere. Mentre riscrivevo il libro, mi vennero presentati Flavio Carlini e Valerio Carbone ideatori di Edizioni Haiku. Flavio prese in consegna il manoscritto e dopo una decina di giorni ci incontrammo per discuterne.
Quell’incontro è stato un passo fondamentale nella mia carriera da scrittore, poiché grazie alle sue note, ai suoi consigli e alle sue direttive, diventai conscio che il testo da me scritto conteneva in realtà bozzoli quiescenti di un vero e proprio universo fantasy, che non attendeva altro di essere sviluppato.
Mi misi immediatamente all’opera e in meno di nove mesi non solo terminai la riscrittura del volume in questione, ma sviluppai anche un bel pezzo dell’Underworld che nutre l’intera saga. Esattamente due anni dopo, ottobre 2015, il testo è stato revisionato ed elaborato da Valerio Carbone e finalmente pubblicato con Edizioni Haiku. James Every – La caduta di Saalbard ha riscontrato un ottimo giudizio da parte della critica di settore.
Grandi soddisfazioni, insomma, che mi hanno dato la forza di continuare a credere nel progetto James Every Underworld.

È un po’ complicato riassumere in poche righe l’intera trama del primo volume della mia saga fantasy. Soprattutto perché da una prima lettura si ha il senso generale degli eventi che compongono la storia principale dei due fratelli Every e delle storie secondarie; una seconda lettura permetterà al lettore di comprendere meglio molti degli aspetti meno evidenti, ma fondamentali, che compongono gli eventi principali.
In breve: tutto ciò che sembra non è.

 

Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?

Tre cose molto semplici.
1) Di credere in quel che si fa, ma di essere molto autocritici con sé stessi.
2)Di leggere e studiare in maniera approfondita i classici.
3) Accettare critiche e consigli di chi è del mestiere.

 

Progetti futuri, eventi, presentazioni.

Di tutto e di più, forse anche troppo.
Ho da poco terminato la stesura di Van Helsing – Una questione di famiglia, primo volume di una trilogia che descriverà come la famiglia Van Helsing ha sfornato i migliori cacciatori d’oscurità della storia (letteraria, s’intende). È un progetto molto interessante perché combina il romanzo storico al dark fantasy, senza sfociare nello steampunk, una sperimentazione che mi ha sempre attratto, che vedrà personaggi di ogni genere nei secoli XV, XVII, e XIX. Verrà pubblicato molto presto da Edizioni2017, una giovanissima casa editrice sannita, che ha sin da subito creduto nel progetto e investito tempo e risorse per svilupparlo.

Poi c’è il teatro e il cinema: da sceneggiatore quale sono (eh, sì, la scrittura mi ha portato anche a cimentarmi in un mondo ancora più difficile di quello editoriale), ho da poco terminato la stesura di un adattamento teatrale de “Le notti bianche” di F. Dostoevkij, che dovrebbe andare in scena molto presto.


Dove possono seguirti i lettori?

Facebook:

Gianmario Mattei

James Every Underworld

Van Helsing  



twitter, tumblr, instagram… dappertutto insomma! 


Ringrazio Gianmario per il tempo a noi dedicato e vi rimando al prossimo articolo. A presto.

lunedì 23 ottobre 2017

Tra scrittura e recitazione. Intervista a tutto tondo all'autrice Daniela Romano




Salve a tutti, voglio parlarvi di Daniela Romano, autrice napoletana del genere romance. Conosciamola meglio in questa intervista.


Ciao Daniela, parlaci di te e della tua passione per la scrittura. Di cosa parla il tuo libro?

Ciao. Mi presento. Ho 28 anni, sono laureata in lettere con una specializzazione in cinema e teatro. Sono appassionata di scrittura fin da bambina. Da piccola componevo delle brevi “poesie”, filastrocche in rima per i miei parenti. Poi sono cresciuta e ho letto tanti romanzi. A 17 anni avevo iniziato un progetto mai portato a termine (avevo già dato un titolo all’ipotetico libro ed ero arrivata a scrivere 8 capitoli).
Oggi dopo anni il mio primo romanzo, Ti ho vista, ha visto la luce. La storia è quella di una ragazza dolce e timida che si innamora dell’uomo sbagliato, apparentemente il classico stronzo che sta con le donne solo per usarle, ma che poi si rivelerà migliore di quanto lei stessa ha creduto. È una storia d’amore per tutti (anche se, attenzione, c’è anche un po' di erotico) che può aiutare a sognare e a credere nella bellezza dei sentimenti. 





Ho letto che ti occupi anche di recitazione. Parlaci anche di questa tua esperienza. E come si coniuga la recitazione con la tua passione per la scrittura?

Sì. Recitare è la mia più grande passione e spero che diventi presto un lavoro a tutti gli effetti. In passato ho iniziato un po' banalmente come molti, facevo l’animatrice in un villaggio turistico e tra uno spettacolo e l’altro ho scoperto questo amore per il teatro (Se il tempo fosse un gambero, musical di Garinei e Giovannini, che insieme alla mia equipe interpretai nel lontano 2007, fu la scintilla che fece scoppiare questo fuoco, questa passione bruciante che è la recitazione). In seguito ho partecipato a un corso di dizione e poi ad uno di doppiaggio. Ora sto per diplomarmi all’Accademia del Teatro Totò e spero presto di poter intraprendere questa carriera.

Come si legano recitazione e scrittura? Beh io credo che la scrittura e la recitazione siano due facce di una stessa medaglia. Quando scrivo vivo un’altra vita, anzi un’infinità di altre vite, e lo stesso è quando recito. Potermi calare in personaggi così diversi l’uno dall’altro, così lontani nel tempo, così opposti e alle volte così complementari mi dà l’opportunità di essere milioni di volti, ma allo stesso tempo resto me stessa. Ecco in questo penso che scrittura e recitazione siano molto simili. L’unica differenza è che quando scrivi, le vite, i volti, le sfaccettature del personaggio le scegli tu invece quando reciti (per quanto tu possa mettere del tuo nel personaggio che interpreti) devi comunque attenerti a delle indicazioni di un altro, lo scrittore e il regista della pièce o del film. 


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Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?

A chi come me ama scrivere consiglio di non abbandonare questa passione, e di scrivere soprattutto per sé stessi. Ritagliatevi anche un piccolissimo spazio per voi e scrivete… tutto ciò che vi piace e vi fa stare bene.


Progetti futuri, eventi, presentazioni.

A fine mese, il 28 ottobre per l’esattezza, ci sarà la prima presentazione ufficiale del mio libro Ti ho vista alla Mondadori di Napoli in Via S. Brigida. Per chi volesse mi troverà lì dalle 17 in poi. Racconterò un po' di me e del mio lavoro e chi vorrà, se incuriosito potrà acquistarne una copia.


Dove possono seguirti i lettori?

Sulla pagina ufficiale del libro Ti ho vista/Daniela Romano. Ogni evento o news sarà postata lì.

Grazie a tutti per l’attenzione.

Ringraziando Daniela per avermi concesso il suo tempo, vi rimando al prossimo articolo.

venerdì 20 ottobre 2017

Dove nasce la creatività. Intervista all'autore campano Vincenzo Tagliaferri




Salve a tutti, oggi vi propongo un'intervista molto interessante fatta all'autore Vincenzo Tagliaferri, che ci parla anche del processo creativo da cui scaturiscono le sue parole. Ma passiamo la parola a lui.


Ciao Vincenzo, parlaci di te, della tua passione per la scrittura e del tuo libro.

Ciao Francesco, e grazie per avermi riservato uno spazio nel tuo blog, ne sono veramente onorato.Quella della scrittura non saprei se chiamarla passione, in realtà per me essa come anche la musica, è una questione di attimi, di impulsi, è come un vulcano che all’improvviso esplode, c’è un bisogno quasi irrefrenabile di tradurre in materia ciò che sento dentro... d'altronde secondo me l’arte è questo, la riorganizzazione del reale seguendo direttive emozionali e creative; prendiamo per esempio le parole: esse non sono altro che suoni che di per se non significano nulla, siamo noi che diamo un significato ad essi e li ordiniamo in base a tali significati in sequenze precise per esprimere quello che abbiamo dentro, così come la musica , non sono altro che suoni, frequenze che ordiniamo in un preciso ordine matematico; che dire della scultura , della pittura, è uguale,si usufruisce di sostanze e/o materie inanimate forgiate dalle nostre emozioni e da ciò che abbiamo dentro; in definitiva possiamo dire che l’arte è un impronta dell’animo.Per quanto mi riguarda io non so se definirmi artista, o scrittore o musicista, sono termini che mi mettono un po’ di soggezione e di cui non vorrei abusarne, però in comune con queste figure, al di la degli aspetti tecnici, c’è la necessità di comunicare qualcosa. 


Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?

Di seguire i propri impulsi creativi indipendentemente se avranno un riscontro lavorativo o meno. Certo, sarebbe magnifico poter vivere della propria passione, ma non deve essere questo lo scopo primario. Bisogna dire infatti che la dimensione professionistica ha i suoi pro ma anche i suoi contro; avere delle scadenze potrebbe forzare la creazione e proiettarla su una dimensione troppo razionale snaturando la missione comunicativa, potrebbe falsare la creazione obbedendo alle leggi di mercato e quindi non più alla propria sfera emotiva e creativa magari perdendo anche in originalità. Qualcuno una volta disse, scrivi prima col cuore e poi ordina con la testa. 




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Progetti futuri, eventi, presentazioni.

Si sta lavorando in sinergia con la lfa publisher , la mia casa editrice, alla messa in scena di uno spettacolo teatrale chiamato “ Oltre le porte del lago d’Averno” ispirato al mio poemetto “Chi ha ucciso Euridice? Il mito di Orfeo ed Euridice” dove si coniugheranno varie arti per rappresentare il mito in questione, ma stiamo ancora a uno stato embrionale.


Dove possono seguirti i lettori?

Possono seguirmi sicuramente nella mia pagina facebook  La Fabbrica di Apollo e ovviamente sulla pagina della lfa publisher cliccando qui Lfa Editore Napoli.



Ringrazio Vincenzo per avermi concesso un po' del suo tempo e vi rimando al prossimo articolo. Sotto il booktrailer del suo libro.





martedì 17 ottobre 2017

Da Treviso a Caserta. Intervista all'artista della luce, Stefania Guiotto





Salve a tutti oggi vi parlo di Stefania Guiotto, una pittrice di origine trevigiane che da molti anni vive a Caserta. Conosciamola meglio attraverso questa intervista.


Ciao Stefania, parlaci di te e della tua passione per la pittura.
Ha origini nell’infanzia e nella mia famiglia, mio nonno, Augusto Simeoni, che purtroppo non ho conosciuto, era un apprezzato paesaggista e ritrattista di tecnica ad olio, trevigiano, mia zia, Maria Giovanna Simeoni, è uno stimato Architetto milanese, da poco si è trasferita a Sirmione per un progetto di inclusione sociale e accessibilità per tutti.
Mio papà, Luciano Guiotto, è tra le altre cose, un pittore astrattista e materico e mi ha sempre stimolato all’arte. Con lui andavo a dipingere la campagna veneta già durante la mia infanzia. Anche nel campo musicale ho avuto accanto esempi artistici. Mio zio era un pianista, mio marito un chitarrista. Insomma, assieme all’aria ho sempre respirato arte. Poi gli studi artistici e l’indirizzo lavorativo hanno fatto il resto.
Sono trevigiana e casertana d’adozione, e avendo vissuto lì e qui ho avuto la fortuna di vivere vicino a due grandissime città d’arte, Venezia e Napoli. Le amo entrambe moltissimo.
L’acquerello e il paesaggio rimangono per me un punto saldo del mio percorso artistico, ma oggi è la forma astratta con colori vivi il mio Nuovo territorio di studio artistico. Mi definisco una ricercatrice del colore Sensibile e sto affinando una mia tecnica ad acrilico per ricercare Infinito e Luce per l’Anima.
 

"Dal buio la Luce" 150x100 acrilico su tela Caserta 2015



Cosa significa per te dipingere e quali emozioni provi mentre lo fai?

Come posso descrivere una sensazione che è moto interiore. Sto bene. Sono nel presente senza tempo mentre dipingo. Sono viva e mi esprimo creativamente. Sono ispirazioni, mi appartengono in quell’Unità senza tempo. Posso rappresentare attraverso immagini qualcosa che è dentro e fuori di noi, ed ovunque nella energia della vita e della creazione.

 

"San Nicola La Strada" Acquerello 0.20x0.25 
San Nicola La Strada (CE) 2016


Cosa ti aspetti che gli altri colgano nei tuoi dipinti?

È difficile in campo artistico dire cosa ci si aspetta dagli altri. In realtà io dipingo per esprimere ciò che sento, perciò innanzitutto per me. Attualmente e già da alcuni anni sto studiando in particolare la luce e il colore, e le connessioni interiori. In un certo senso, oltre all’emozione, alla curiosità, allo stimolo ad indagare queste interconnessioni tra Anima, luce e colori, mi piacerebbe che alle persone arrivasse l’energia, felicità, la voglia di ricercare. Che riaccendesse, per così dire, la fiamma interiore curiosa di conoscere e percepire, capace di ripercorrere i percorsi della luce. Vorrei arrivassero gioia, emozioni positive e vitali che potessero essere riportate a casa e trasferite ad altre persone, facendole stare bene.
Ed è quel che desidero anche per chi decide di acquistare un mio quadro, può potenzialmente viverlo costantemente nella propria casa. È meraviglioso pensare che una persona scelga per la propria casa una immagine che hai creato, un po’ come chi scrive o fa musica desidera che il suo testo o brano doni agli altri un’emozione, una riflessione. 


"Salto Vibrazionale" acrilico su tela 120x120 Caserta 2015

 


Che riscontri hanno le tue opere in un contesto difficile come quello campano?
Non so se dipende da me, ma non vedo difficile questo contesto, né altri in genere. In realtà proprio qui a Caserta ho ripreso a dipingere assiduamente, ho avuto moltissime opportunità di esporre ed anche in luoghi prestigiosi come a Napoli al Maschio Angioino e a San Severo al Pendino in via duomo, ed alla Reggia di Caserta.
Credo invece che proprio una terra come questa, così ricca di calore, cultura, emozioni e amore, possa essere una culla per fare crescere quella consapevolezza nell’osservatore di cui parlavo prima. Ma poi in realtà in ogni luogo può avvenire questo perché è un moto interiore e ognuno di noi è con se stesso in qualsiasi parte del mondo.
 

"Cuore Complementare" Acrilico su tela 0,60X0,60 Caserta 2015



Cosa ti sentiresti di dire a chi ha la tua stessa passione?

Dipingi. Dipingi. Dipingi. Ognuno di noi ha dei talenti da donare al mondo. Non tutti potranno essere affermati artisti, nel senso che vivranno di questo lavoro. Ma come lo scrivere, il suonare, il cantare, il ballare, il recitare, ogni forma d’arte deve poter essere coltivata liberamente in ogni uomo. Se senti la passione dentro fallo. Questo posso dire.
Chi desidera crescere professionalmente in un campo artistico si impegnerà a trecento sessanta gradi per affermarsi, come qualsiasi altro professionista di altri settori. Ma lo potrà fare anche chi vorrà dedicarvi soltanto alcuni momenti, di svago o d’intimità creativa, che serviranno a stare bene con se stessi e quindi anche con il resto del mondo.
Così è per ogni persona che sia un cantante da palco o della domenica al karaoke, un ballerino della Scala di Milano o del sabato sera al circolo, un affermato artista o un dilettante, la sua Anima si arricchirà sempre di suoni, colori, luce e creatività e tutto questo apre al mondo, al confronto, alla tolleranza e alla fraternità e potenzialmente li rende migliori.


"Cirella" Acquerello su carta 0,20x0,25 Cirella 2013



Progetti futuri, mostre o altri eventi.

Ho appena concluso due Mostre collettive, una al Castello di Gallipoli curata con una collaborazione casertana di Ottavia Patrizia Santo e una a Palazzo Paternò qui a Caserta curata da Laura Ferrante. Due location meravigliose, che hanno offerto ai noi espositori due splendide e prestigiose cornici alle nostre opere. E ultimamente mi è capitato di concedere in uso l’immagine di quadri per opere letterarie.
A fine ottobre, il 28 prossimo, si inaugura “Silenziosa” una collettiva d’arte a Marcianise per l’organizzazione dell’artista Angelo Coppola.
Altre iniziative sono in programma per Novembre-Dicembre, ma sto ancora vedendo cosa scegliere poiché si svolgeranno in contemporanea. Ho poi un progetto con mio padre, ma è ancora in fase di elaborazione e di questo ne parleremo se vuoi prossimamente.
 

"Angeli radianti" Acrilico su tela 60×60 Caserta 2015


Dove possono seguirti gli appassionati di arte?

Attualmente possono seguirmi oltre alle mostre o ai corsi che tengo (uno di acquerello a breve a Capua il 28 ottobre: La natura creativa del cuore), tutti gli aggiornamenti principali sono sulla mia pagina Facebook Stefania Guiotto Creazioni d'Arte.

Inoltre in siti d’arte contemporanea. Ecco alcuni link:

Euroarteitalia 


Ringraziando Stefania per averci dedicato il suo tempo, vi rimando al prossimo articolo.



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