Salve a tutti oggi vi presento l'autore Valerio Tolomelli. Conosciamolo meglio attraverso questa intervista.
Ciao Valerio, parlaci di te e della tua passione per la
scrittura. Di cosa parla il tuo libro?
Ciao
Francesco. La mia storia è u po’ bizzarra, nasco come autore puramente per
gioco quando, non avendo nulla da regalare per S. Valentino alla mia compagna
mi improvvisai scrittore dedicandole un pensiero su facebook.
Quel brano
ebbe un discreto successo e, a tempo perso, cominciai a scrivere brevi racconti
postandoli sempre sul mio profilo raccogliendo consensi del tutto inattesi.
Quelle riflessioni, assieme a brani che vanno dal noir al giallo, dalla vita
reale al fantasy, sono ora racchiusi in una raccolta, ancora inedita,
intitolata “Intimi Racconti Effimeri”. Da lì a cominciare il mio primo romanzo
fu un attimo. Scoprii così che scrivere mi piaceva, mi dava modo di esprimere
le mie emozioni, i miei pensieri, le mie angosce e soprattutto i miei sogni. E proprio
un sogno si insinuò nella mia mente, come un seme, radicandosi così forte da
germogliare fino a sbocciare in quattrocento pagine di romanzo, il primo di una
trilogia, una storia che parla della vita come la vorrei, o meglio come vorrei
che fosse. Ambientato in un futuro medioevo fantastico, narra la storia di un
giovane, apparentemente come tanti il quale, crescendo, rivela doti speciali.
Rapito in giovane età dagli occhi di una donna, parte, ormai uomo, alla ricerca
di questa, per un viaggio che gli farà incontrare amici veri e leali tra
avventure, passioni e battaglie si ritroverà a svelare il segreto più grande,
quello che riguarda tutto e tutti, capendo così la vita, l’amore e la morte.
C’è poco da
aggiungere, mi lasciai convincere poi dalla mia compagna a inviare il
dattiloscritto ad un editore (Virginia Edizioni) al quale piacque molto e in
breve tempo mi propose un contratto. Contattai così un’amica, Cassandra
Soffritti, tatuatrice di professione e titolare di LODIPEATATTOO (studio aperto
da lei giovanissima) e le chiesi di disegnarmi una copertina, raccontandole la
trama e lasciando fare a lei, che accettò con grande entusiasmo e diede in breve
vita alla cover che oggi racchiude la mia opera.
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