Salve a tutti, oggi vi
parlo dell’autore Fabio Maffia. Passo subito la parola a lui.
Ciao Fabio, com’è nata la
tua passione per la scrittura? Ricordi e aneddoti particolari legati ad essa?
Ciao,
innanzitutto, grazie per avermi ospitato per quest’intervista. La mia passione
è nata quando ho preso in mano il primo libro alle elementari, per cui devo
ancora ringraziare la mia maestra di italiano, che terrò sempre nel cuore. Il
mio libro è stato per tanto tempo nel cassetto, prima di trovare la sua strada
e adesso rimane ancora tutto una scoperta. Come aneddoto posso raccontarti che
davvero la mia è una passione cresciuta nel tempo, pensa che ho iniziato fin da
piccolo ad intasare il computer (il primo pc di famiglia, che oggi sarebbe
considerato probabilmente un reperto archeologico) di incipit di storie
fantastiche, mai portate a termine ovviamente, ma curatissime nella grafica e
nei font devo ammettere.
Ho sempre voluto
scrivere un libro e l’occasione che ha fatto scattare davvero la scintilla è stato
una vacanza – studio a Dublino durante l’estate del 2012, già qualche anno fa
ormai. Mi sono innamorato delle tradizioni irlandesi e dello spirito dei suoi
abitanti, tanto che tornato in Italia non ho potuto fare a meno di scrivere
questa storia, che è cresciuta sempre di più negli anni.
Di cosa parla il tuo
libro?
Allora, il
protagonista della storia, Laio, è giovane, più o meno un mio coetaneo, e come
me non penserebbe mai che la sua vita possa essere sconvolta da qualcosa, ma si
troverà a fare i conti con un passato sconosciuto e un futuro incerto,
scoprendo che forse qualcuno ha già tracciato una strada per lui. Scegliere se
seguirla o meno sarà difficile, ma sarà proprio questo a portare i lettori ad
affezionarsi a Laio, credo. Dopo un trasloco forzato da Londra a Dublino, Laio
ha l’occasione per riscoprire le origini irlandesi della sua famiglia. Un
antico tomo di leggende e la pietra viola, il cimelio di famiglia che porta al
collo da quando è nato, lo condurranno inaspettatamente in una realtà sconosciuta,
dove scoprirà di più su stesso e su un potere sconosciuto che vive dentro di
lui. Voglio evitare troppi spoiler, per cui lascio scoprire ai lettori il resto.Essi si troveranno
a seguire da vicino l’ansia, la paura e la curiosità che guiderà ogni scelta
del protagonista e potranno immedesimarsi in lui perché è così che l’ho creato,
come una persona qualunque, ma con qualcosa di speciale che lo renderà più
forte.
Se volessi
riassumere in tre parole il romanzo per spingere dei futuri lettori ad approcciarvisi,
userei sicuramente queste: leggende, amicizia e scoperta. Credo che i lettori
dovrebbero leggerlo se hanno voglia di viaggiare, con la mente, ma non solo.
Quello che racconto in Ethèlion non è solo un viaggio fisico, ma anche di
crescita, di scoperta e di emozioni.
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