mercoledì 19 settembre 2018

Intervista ad Alessandro Forlani





Salve a tutti, oggi vi presento l’autore Alessandro Forlani. Lascio subito a lui la parola nell’intervista che segue.



Ciao Alessandro com’è nata la tua passione per la scrittura? Ricordi e aneddoti particolari legati ad essa?

Sono cresciuto a letture e cinema, sono immerso nelle storie da... beh, da quando mi ricordo. E purtroppo è naturale che, non appena imparato a scrivere, si desideri imbrattare fogli con le proprie stupidaggini. Ho memoria di tentativi di romanzo (!!!) addirittura a quattordici anni: fantasy, naturalmente. A vent'anni, come credo chiunque, ho esordito da poeta, ma a trent'anni ho abbandonato per sempre i versi e mi sono dedicato alla narrativa fantastica. Tre episodi che ricordo e ricorderò finché campo sono: 1) un tentativo di abboccamento con Tabucchi (avevo allora ventiquattr'anni) per sottoporgli miei racconti: mi cacciò in malo modo; 2) un cartomante in un pub universitario che, niente affatto conoscendomi né conoscendo le mie attitudini, mi predisse un avvenire da “scrittore di labirinti e di deserti”; 3) una colazione con Edoardo Sanguineti parlando di poesia.


Di cosa parla il tuo libro?

Provincia Senza Nome è il mio primo tentativo self-publishing: tanto self che ho addirittura disegnato la copertina! Ho all'attivo un Premio Urania e un Premio Kipple (il romanzo I Senza Tempo), un Premio Urania-Stella Doppia (il racconto Materia Prima) e pubblico regolarmente con Watson e Delos Digital (Arabrab di Anubi; Clara Horbiger e l'Invasione dei Seleniti; Eleanor Cole delle Galassie Orientali; Il Mondo nel Tramonto e decine di altri titoli): ho deciso che c'era spazio per questo genere di esperimento. È una raccolta di tre racconti di ispirazione lovecraftiana, ma ambientati in Italia (come già i precedenti Nebbie; M'rara e moltissimi lavori brevi che ho pubblicato in antologie). Sono orrori dell'infanzia, di un cortile sotto casa, delle piccole città degli anni '70, '80 e '90 con un excursus in un futuro distopico.


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Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?

Scrivere, leggere e confrontarsi con altri autori sui reciproci sviluppi. Noto che gli scrittori parlano molto di sé, si autopromuovono allo sfinimento (e questo è comprensibile): ma mi sembrano monologhi su opere compiute, troppo spesso impermeabili e figuriamoci se perfettibili. Ci si esprime troppo spesso per aggettivi superlativi e si dà voce alla supponenza di ragazzine con un blog. Si parla molto di vendere il proprio libro (sacrosanto, per carità), si ripete dove e come acquistarlo, si pretendono recensioni e ci si scambiano premi letterari. Ma non vedo gli scrittori discutere di tecniche, leggersi attentamente a vicenda e suggerire migliorie, argomentare scelte stilistiche, contenutistiche, riguardo il genere, eccetera. Leggo invece lodi sperticate a scrittrici modeste ma guarda caso attraenti;  leggo critiche feroci degli autori caratterialmente spigolosi ma pochissimi argomenti costruttivi e propositivi.


Presentazioni, eventi e progetti futuri.

Dal punto di vista umano e professionale è un periodo un po' confuso di difficili decisioni. Sto infatti pensando di abbandonare l'insegnamento universitario, perché, per troppi aspetti economici e direi morali, non ne vale più la pena. Riguardo la narrativa, avremo presto sugli scaffali l'antologia del progetto Crypt Marauder Chronicles: un'ambientazione dark fantasy che ho creato con l'amico e collega Lorenzo Davia a cui hanno aderito molti autori italiani. Seguirà un'antologia di racconti sword & sorcery di ambientazione antico-romana. L'estate sarà all'insegna della promozione, lettura e diffusione dell'antologia N di Menare, una silloge di Ignoranza Eroica a cura di Luca Mazza e Jack Sensolini. Faccio parte volentieri di questa ciurma letteraria e senz'altro aderirò anche al prossimo progetto, di cui, per il momento, non posso dare ulteriori dettagli.  Entrambe queste pubblicazioni usciranno per i tipi Watson. Sono inoltre in attesa di risposte circa il mio ultimo romanzo. Titolo provvisorio: Il Metodo Thanatolia. È un lavoro sperimentale di fantascienza sociale, distopica e dark fantasy.


Dove possono seguirti i lettori? Scatena tutti i tuoi social.

Innanzitutto sulla pagina Amazon dedicata alle mie pubblicazioni ( Alessandro Forlani ), quindi sul mio blog ( grande avvilente ), in cui pubblico anche opere in fieri, tentativi di illustrazione dei miei romanzi e racconti e anteprime, notizie e sviluppi dei miei progetti e di altre iniziative editoriali a cui collaboro. Infine, la mia pagina Facebook ( Alessandro Forlani )


Ringrazio Alessandro per averci concesso un po’ del suo tempo e vi rimando al prossimo articolo.



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