mercoledì 25 ottobre 2017

Il cenacolo oscuro



Tutti divoravano veracemente le portate sulla tavola, ridevano senza soste e rompevano per gioco le bottiglie facendo un gran baccano.

Improvvisamente l’aria tacque per la paura degli astanti che vociferavano tra loro. I passi pesanti spezzarono le voci in un silenzio tombale.

«Malaffhar, ti conosciamo da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme. Per anni ti abbiamo servito nel Tulismano, ma siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo»

Nessuna risposta.

«Lui mi ha parlato, l’Erede, presto sarà pronto»

«Cosa vuol dire? Che vai blaterando?»

«Bisogna bussare alle riunioni di condominio?» chiese qualcuno che era appena entrato.

«Benvenuto Lord, la vostra presenza mi onora» disse Malaffhar con voce incerta.

«Tu, resterai qui con l’Erede e ucciderai chiunque provi ad intralciarti, compresi questi… tirapiedi. Gli eserciti stanno scendendo, il Tempo è incerto» disse il nuovo arrivato.

«A quanto pare la festa è già cominciata e avete pensato bene di non invitarmi» Una voce melliflua attirò l'attenzione di tutti i presenti e una sagoma trasparente volteggiò in mezzo al folto gruppo.

«L’Erede, quale sarà il suo compito?» chiese Malaffahar mentre il fantasma prese forma al suo fianco facendolo quasi rabbrividire. Difatti, non udì alcuna voce o rumore, tutti si erano impietriti sul posto come statue, immobilizzati dall’assenza di tempo. Quell’essere lo aveva fatto. Aveva davvero fermato il tempo.

«Seminare il terrore dovunque vada, gli insegnamenti saranno fondamentali affinché diventi un Suo servitore» puntualizzò uno dei due nuovi arrivati. «Misterioso Viandante, che notizie mi porti?»

«Quello sciocco di un pirata sta giungendo nella trappola, i guardiani dell’Efterion stanno perdendo se stessi. Direi che ora è il momento giusto!» rispose il fantasma.

«Il suo regno sta nascendo e non ci sarà più tempo per giocare a nascondino. Lui ci ha convocati, è sicuro di ciò che pensa e dice»

«E loro, resteranno così ancora per molto?» Malaffhar indicò i suoi servitori.

«Loro non dovranno sapere ma solo continuare a servirti. Solo dopo giungerà il terrore dell’Erede»

Il Misterioso Viandante schioccando le dita liberò gli altri presenti dal suo incantesimo ridendo a squarciagola. Nessuno di loro riuscì a comprendere i suoi strani modi di fare, compreso Malaffhar. La luce fievole delle candele tacque lasciando spazio ad un inquietante buio con Malaffhar che non vide più nulla. Quei due si erano come smaterializzati nel nulla, mentre i suoi servitori sembravano tutti intontiti e spaesati. Non ricordavano nulla di quanto era appena accaduto.

Questa non è una storia, né parte di un romanzo, ma è una scena fuori da ogni contesto in cui si decidono le sorti future dell'Universo Efterion da me creato, che ricordo comprende più di una saga.

Ricordo, inoltre, che Malaffhar e il Misterioso Viandante sono due personaggi che troverete nella storia 16 "La notte perpetua di Trazen" della raccolta di storie "I guardiani dell'Efterion, le leggende dello spazio". Sotto il link.



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