Tutti divoravano veracemente le portate sulla tavola, ridevano senza soste e rompevano per gioco le bottiglie facendo un gran baccano.
Improvvisamente l’aria
tacque per la paura degli astanti che vociferavano tra loro. I passi pesanti spezzarono
le voci in un silenzio tombale.
«Malaffhar, ti conosciamo
da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme. Per anni ti abbiamo servito
nel Tulismano, ma siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo»
Nessuna risposta.
«Lui mi ha parlato, l’Erede,
presto sarà pronto»
«Cosa vuol dire? Che vai
blaterando?»
«Bisogna bussare alle
riunioni di condominio?» chiese qualcuno che era appena entrato.
«Benvenuto Lord, la
vostra presenza mi onora» disse Malaffhar con voce incerta.
«Tu, resterai qui con l’Erede
e ucciderai chiunque provi ad intralciarti, compresi questi… tirapiedi. Gli
eserciti stanno scendendo, il Tempo è incerto» disse il nuovo arrivato.
«A quanto pare la festa è
già cominciata e avete pensato bene di non invitarmi» Una voce melliflua attirò l'attenzione di tutti
i presenti e una sagoma trasparente volteggiò in mezzo al folto gruppo.
«L’Erede, quale sarà il
suo compito?» chiese Malaffahar mentre il fantasma prese forma al suo fianco
facendolo quasi rabbrividire. Difatti, non udì alcuna voce o rumore, tutti si
erano impietriti sul posto come statue, immobilizzati dall’assenza di tempo.
Quell’essere lo aveva fatto. Aveva davvero fermato il tempo.
«Seminare il terrore dovunque vada, gli insegnamenti saranno fondamentali affinché diventi un Suo
servitore» puntualizzò uno dei due nuovi arrivati. «Misterioso Viandante, che
notizie mi porti?»
«Quello sciocco di un
pirata sta giungendo nella trappola, i guardiani dell’Efterion stanno perdendo
se stessi. Direi che ora è il momento giusto!» rispose il fantasma.
«Il suo regno sta
nascendo e non ci sarà più tempo per giocare a nascondino. Lui ci ha convocati,
è sicuro di ciò che pensa e dice»
«E loro, resteranno così
ancora per molto?» Malaffhar indicò i suoi servitori.
«Loro non dovranno sapere
ma solo continuare a servirti. Solo dopo giungerà il terrore dell’Erede»
Il Misterioso Viandante
schioccando le dita liberò gli altri presenti dal suo incantesimo ridendo a
squarciagola. Nessuno di loro riuscì a comprendere i suoi strani modi di fare,
compreso Malaffhar. La luce fievole delle
candele tacque lasciando spazio ad un inquietante buio con Malaffhar che non
vide più nulla. Quei due si erano come smaterializzati nel nulla, mentre i suoi
servitori sembravano tutti intontiti e spaesati. Non ricordavano nulla di quanto era appena accaduto.
Questa non è una storia, né parte di un romanzo, ma è una scena fuori da ogni contesto in cui si decidono le sorti future dell'Universo Efterion da me creato, che ricordo comprende più di una saga.
Ricordo, inoltre, che Malaffhar e il Misterioso Viandante sono due personaggi che troverete nella storia 16 "La notte perpetua di Trazen" della raccolta di storie "I guardiani dell'Efterion, le leggende dello spazio". Sotto il link.
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