Salve a tutti, oggi vi presento l'autrice Marta Borroni. Conosciamola meglio in questa intervista.
Ciao Marta, parlaci di te e della tua passione per la
scrittura. Di cosa parla il tuo libro?
Potrei dire banalmente che per me la scrittura è tutto, in fondo
è così. Fin da piccola ho sempre avuto tante passioni, alcune le conservo
ancora oggi, ma è stata la scrittura definire chi sono, credo sia il mio dono
più forte, se così posso chiamarlo.
Sono una persona particolare ed eccentrica, tutto quello che è arte mi
coinvolge a pieno, questa mia follia si combacia o a volte si scontra con le
mie parti più riflessive e rigide, nella sensibilità e nella morale che mi
spingono a riflettere su ogni aspetto dell’umanità; credo che se così non fosse,
non potrei scrivere, io, come nessuna persona che può considerarsi un’artista,
sarebbe tale senza queste caratteristiche.
Nasciamo così, in questo nostro modo, quindi non ho merito del mio dono ma di
come lo riempio e lo alimento. I miei libri e scritti nascono con questi
processi sentimentali, sono interazioni che ho nella vita, con le persone.
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Le prime due raccolte di poesie che ho scritto sono nate dalla maturazione
attraverso l’amore passionale e il dolore della crescita individuale; la
poesia, essendo diretta, ti da la possibilità di scoperchiare davvero il cuore
e in poche frasi racchiudere tutto. Il libro di racconti già pubblicato, genere
che amo, ruota attorno al senso d’incontro, in ciò che avviene quando la nostra
persona ne tocca altre e si aprono mondi ed emozioni nuovi, proprio perché
all’inizio sconosciuti sono sensuali e attrattivi; bisogna capire se una volta
scoperti possono realmente
rappresentarci.
Il prossimo libro, in uscita a breve, si basa sul senso che possono avere per
noi i luoghi.
Sul concetto che non è solo importante ciò che ci accade, ma anche dove; i
luoghi diventano lo snodo esistenziale in cui si attraversano le debolezze
umane e le gioie più intime.
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Cosa ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa
passione?
Difficile consigliare qualcosa di preciso, non solo perché
ognuno di noi ha il suo percorso e la sua personalità, ma anche per il fatto
che non credo di essere ancora così esperta e matura per consigliare agli altri
qualcosa che anche per me è ancora molto acerbo, appena all’inizio.
Sicuramente l’editoria non è facile, come in ogni aspetto artistico sono tanti
i fattori che devono coincidere in alcuni momenti per far sì che la passione
sia anche professione, o comunque qualcosa di più concreto oltre i sogni.
In generale mi sento di dire che è importante sapere cosa si vuole e come,
quali sono le modalità e i sacrifici che si è disposti a fare, se si cerca il
successo mediatico, quello più di settore culturale o se l’importante è
comunque cercare di fare quello che si ama meglio che si può.
I social ormai aiutano tantissimo, io devo ammettere che non sono molto portata
in questa dinamica così esponenziale di vita pubblica; solo ultimamente mi sono
aperta di più in tal senso, perché questo è un aspetto con cui bisogna
confrontarsi. Un artista che sia poco conosciuto o tanto famoso, deve essere
comunque in qualche modo un po’ pubblico, altrimenti come si arriva agli altri?
La mia parte privata ha fatto fatica a conciliarsi a questo ed è per questo che
ho scelto un percorso più lento, non inseguendo a tutti i costi il successo o
la visibilità, ma cercando di costruirmi un percorso di maturazione diverso;
sono scelte, non esiste una migliore o peggiore e non si sa mai quando il
proprio talento incontra realmente la grande occasione, ma credo sia
fondamentale capire come siamo fatti per scegliere ciò che, anche
nell’immediato, può farci stare bene.
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Presentazioni, eventi e progetti futuri.
Dopo dei grandi tour in giro per l’Italia e tante esperienze
vissute con i concorsi letterari, per ora non ho previsto altre presentazioni,
magari con l’uscita del nuovo libro potrò pensare a qualcosa, anche i concorsi li
ho messi brevemente in pausa, ma proprio in questi giorni ho saputo di un’importante
vincita, la cui premiazione si terrà al Salone del Libro di Torino 2018, una
cosa molto bella.
Per il resto, dopo che sarà uscito l’ultimo libro, continuerò la stesura dei
miei due romanzi sospesi, tra cui un noir. Inoltre, spero di finire presto una
storia a puntate a cui tengo molto.
Ovviamente continuerò a scrivere i miei amati racconti e qualche poesia;
insomma non smetto mai di scrivere.
Dove possono seguirti i lettori?
Oltre i miei profili social di instragram e facebook, per chi avesse voglia di
leggermi, attualmente dove concentro maggiormente i miei pezzi è
sull’editoriale online Vocidifondo con la rubrica “Lente d’ingrandimento” e sulla piattaforma online edizioniopen.it dove pubblico racconti
brevi e la serie a puntate di cui ho accennato sopra.
Ci sono altre cose sparse in giro, ma sono davvero troppe per citarle
tutte, per questo rimando al mio sito Marta Borroni dove sono raggruppate tutte le mie esperienze e pubblicazioni.
Spero di avervi stuzzicati abbastanza e avrò piacere se qualcuno vorrà scrivermi
e confrontarsi con me. Infatti, una cosa molto bella di questi ultimi due anni,
in cui ho intensificato la mia produttività letteraria, è stata proprio
l’incontro con il pubblico; qualcuno è persino diventato mio amico. Credo che
la cosa magica sia proprio quella di aprirsi al mondo e sentire di farne parte
con il proprio talento.
Quindi, grazie anche a te Francesco per questa intervista, è stato un piacere.
Ringrazio Marta per averci concesso un po' del suo tempo e vi rimando al prossimo articolo.
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